Fonti
La mostra “Tradotti agli estremi confini” si basa sulla ricerca condotta da Raffaele Deluca dal titolo Tradotti agli estremi confini. Musicisti ebrei internati nell’Italia fascista, con una nota introduttiva di Carlo Spartaco Capogreco, Milano, Mimesis, 2019.
Le citazioni riportate nelle varie sezioni della mostra, quando non diversamente indicato, provengono da questa pubblicazione.
Le traduzioni dei testi in lingua originale sono tutte a cura di Raffaele Deluca.
Sulla musica durante il periodo fascista in Italia, si veda anche Alessandro Carrieri, Annalisa Capristo (eds.), Italian Jewish musicians and composers under Fascism. Let our music be played, New York, Palgrave Macmillan, 2021.
Sui profughi ebrei in Italia negli anni ’30 e durante la guerra, l’internamento e i campi di internamento, le principali opere utilizzate sono:
- Klaus Voigt, Il rifugio precario. Gli esuli in Italia dal 1933 al 1945, voll.I-II, Firenze, La Nuova Italia, 1996
- Anna Pizzuti, Ebrei stranieri internati in Italia durante il periodo bellico
- Carlo Spartaco Capogreco, I campi del Duce. L’internamento civile nell’Italia fascista (1940-1943), 3. ed., Torino, Einaudi, 2019 (1a ed. 2004). Id., Mussolini’s camps. Civilian internment in fascist Italy (1940-1943), London- New York, Routledge, 2019
Per le fonti d’archivio, fra le altre:
- Archvio Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea CDEC, Milano
- Archivio privato A. Locatelli, Milano
- Biblioteca – Archivio del Conservatorio “G. Verdi”, Milano
- ITS Archives, Bad Arolsen
- United States Holocaust Memorial Museum, Washington